1987 (Nov.)
Venduto inizialmente per ¥83,000
Sorprendentemente, l'RX7 non è una semplice versione ridotta dell'RX5, anche se riutilizza la maggior parte dei comandi e parte del telaio. Per molti versi sembra un aggiornamento accessibile alla linea RX, in particolare ai primi modelli RX11/RX15, che racchiude tutte le funzionalità sviluppate a metà degli anni '80 da Yamaha per le drum machine.
Sebbene non sia espandibile tramite cartucce ROM come l'RX5, la memoria tiene 100 voci PCM, incluse quelle presenti sull'RX21L, che possono essere completamente modificate. I suoni spaziano dalle classiche percussioni ai sample e ai bassi, molto utili per completare la batteria in quanto possono essere intonati per creare melodie complesse.
Rispetto al più grande RX5 manca delle singole uscite e dei cursori del volume, rendendo più difficile il collegamento a effetti esterni o il controllo di una canzone dal vivo. Manca anche il pulsante di inversione, sebbene siano disponibili 5 suoni invertiti come campioni interni. Al suo posto è disponibile un pulsante "Effetti", che crea un finto delay MIDI sulle note proprio come il delay che si trova sul DX11.
